La saldatura ad elettrodo: una guida completa su basici e rivestiti e la scelta della saldatrice

Posted on , by Marco Weld
Categories:

La saldatura ad elettrodo è uno dei metodi più diffusi per unire due pezzi di metallo. Questa tecnica utilizza l’arco elettrico tra un elettrodo e il pezzo da lavorare per fondere i metalli e creare un giunto solido. In questo articolo, esamineremo le differenze tra gli elettrodi basici e rivestiti, nonché forniremo informazioni su come scegliere la saldatrice più adatta alle proprie esigenze.

Tipologie di elettrodi: basici vs rivestiti

Gli elettrodi utilizzati nella saldatura ad arco si dividono principalmente in due categorie: basici e rivestiti. Ognuno di questi tipi ha caratteristiche specifiche che ne determinano l’applicazione e le prestazioni nel processo di saldatura.

Elettrodi basici

Gli elettrodi basici, anche noti come elettrodi nudi, sono costituiti da un nucleo di metallo (solitamente acciaio) senza alcun tipo di rivestimento esterno. Questi elettrodi producono un arco stabile e offrono buone caratteristiche meccaniche, ma hanno alcune limitazioni:

  • Rischio di contaminazione dell’area di saldatura a causa dell’assenza di gas protettivo
  • Difficoltà nel controllo della composizione chimica del giunto saldato
  • Ridotta resistenza alle intemperie e alla corrosione

In generale, gli elettrodi basici sono più adatti per applicazioni semplici e meno esigenti dal punto di vista delle proprietà meccaniche e della protezione dalla corrosione.

Elettrodi rivestiti

Gli elettrodi rivestiti sono costituiti da un nucleo metallico simile agli elettrodi basici, ma sono ricoperti da uno strato di materiale aggiuntivo chiamato rivestimento. Questo rivestimento ha diverse funzioni:

  • Proteggere il bagno di fusione dall’ossidazione e dalla contaminazione atmosferica
  • Migliorare le caratteristiche dell’arco elettrico
  • Contribuire alla formazione di scorie che possono essere facilmente rimosse dopo la saldatura
  • Aumentare la resistenza del giunto saldato alla corrosione e alle intemperie

Gli elettrodi rivestiti sono particolarmente adatti per applicazioni in cui è richiesta una buona qualità del giunto saldato e una maggiore resistenza alla corrosione, come nella costruzione navale o nei settori petrolchimico e nucleare.

Scegliere la saldatrice adatta per la saldatura ad elettrodo

Oltre alla scelta dell’elettrodo, anche la saldatrice gioca un ruolo fondamentale nel garantire buone prestazioni nella saldatura ad arco. Esistono diverse tipologie di saldatrici sul mercato, ma è essenziale individuare quella più adatta alle proprie esigenze per ottenere risultati ottimali.

Saldatrici inverter

Le saldatrici inverter sono tra le più diffuse e utilizzate per la saldatura ad elettrodo. Queste macchine trasformano la corrente alternata (AC) in corrente continua (DC), permettendo un controllo più preciso del processo di saldatura e una maggiore efficienza energetica. Inoltre, le saldatrici inverter sono solitamente più leggere e compatte rispetto ad altri tipi di saldatrici, il che le rende ideali per l’utilizzo in ambienti ristretti o per lavori mobili.

Saldatrici a trasformatore

Le saldatrici a trasformatore sono un’altra opzione comune per la saldatura ad elettrodo. Queste macchine utilizzano un trasformatore per convertire la tensione di ingresso in una corrente di saldatura adeguata. Sono generalmente più economiche delle saldatrici inverter, ma tendono ad essere più pesanti e meno efficienti dal punto di vista energetico.

Fattori da considerare nella scelta della saldatrice

Per scegliere la saldatrice più adatta alle proprie esigenze, è importante tenere in considerazione alcuni fattori chiave:

  • Potenza: la potenza della saldatrice influisce sulla capacità di saldare materiali di diverso spessore e resistenza. In generale, una maggiore potenza permette di saldare pezzi più spessi e resistenti.
  • Portabilità: se si prevede di utilizzare la saldatrice in diverse posizioni o di trasportarla frequentemente, è consigliabile optare per un modello leggero e compatto.
  • Funzioni aggiuntive: alcune saldatrici offrono funzioni extra, come la regolazione del voltaggio o l’uso di gas protettivo. Queste opzioni possono migliorare le prestazioni della saldatrice e agevolare il processo di saldatura, ma potrebbero anche avere un impatto sul costo dell’apparecchio.

In conclusione, la saldatura ad elettrodo è un metodo versatile ed efficace per unire due pezzi di metallo. Per ottenere risultati ottimali, è fondamentale scegliere gli elettrodi giusti (basici o rivestiti) e la saldatrice adeguata alle proprie esigenze. Considerando attentamente questi fattori, sarà possibile ottenere giunti saldati di alta qualità e duraturi nel tempo.