Le 3 tipologie di elettrodo per saldatura: un confronto tra i diversi materiali e utilizzo

Posted on , by Marco Weld
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La saldatura è una tecnica molto diffusa nel settore industriale, usata per unire due o più pezzi metallici attraverso l’utilizzo di calore. Una componente fondamentale del processo di saldatura sono gli elettrodi, che si differenziano in diverse tipologie a seconda del materiale e delle caratteristiche del rivestimento. In questo articolo esamineremo le 3 principali tipologie di elettrodo utilizzate nella saldatura: elettrodo rivestito, elettrodo non rivestito ed elettrodo in tungsteno. Analizzeremo le loro caratteristiche, vantaggi e svantaggi per aiutarvi a scegliere il tipo più adatto alle vostre necessità.

Elettrodo rivestito

L’elettrodo rivestito è uno degli elettrodi più comuni utilizzati nella saldatura, in particolare nelle tecniche MMA (Manual Metal Arc) e SMAW (Shielded Metal Arc Welding). Questo tipo di elettrodo è composto da un nucleo metallico, generalmente realizzato in acciaio dolce, e un rivestimento esterno che serve a proteggere il metallo durante la saldatura e migliorarne le prestazioni.

Caratteristiche del rivestimento

Il rivestimento dell’elettrodo rivestito può essere realizzato con diversi materiali, come la cellulosa, il rutilo, il ferro in polvere o una miscela di questi. Il rivestimento svolge diverse funzioni:

  • Protezione del metallo fuso dall’ossidazione e dalla contaminazione atmosferica durante la saldatura.
  • Stabilizzazione dell’arco elettrico.
  • Miglioramento delle proprietà meccaniche della saldatura.
  • Formazione di uno strato di scoria che faciliterà l’asportazione delle impurità.

Vantaggi e svantaggi degli elettrodi rivestiti

Gli elettrodi rivestiti offrono diversi vantaggi, tra cui una buona stabilità dell’arco e una maggiore resistenza agli effetti della contaminazione atmosferica. Inoltre, grazie al rivestimento, è possibile ottenere saldature con buone proprietà meccaniche e un aspetto estetico gradevole.

Tuttavia, gli elettrodi rivestiti hanno anche alcuni svantaggi, come un minor rendimento rispetto ad altri tipi di elettrodi e la necessità di rimuovere la scoria dopo la saldatura, operazione che può essere laboriosa e richiedere tempo.

Elettrodo non rivestito

L’elettrodo non rivestito, detto anche “elettrodo nudo”, è costituito esclusivamente dal nucleo metallico, senza alcun tipo di rivestimento esterno. Viene utilizzato principalmente nella saldatura a gas, come il processo MIG (Metal Inert Gas) o MAG (Metal Active Gas), dove il gas di protezione sostituisce la funzione del rivestimento.

Caratteristiche degli elettrodi non rivestiti

Gli elettrodi non rivestiti sono realizzati in diversi materiali, a seconda delle esigenze specifiche della saldatura. Tra i più comuni si trovano quelli in acciaio dolce, acciaio inossidabile, alluminio e rame. La scelta dell’elettrodo giusto dipende dalla compatibilità con il materiale da saldare e dalle proprietà meccaniche richieste nella saldatura.

Vantaggi e svantaggi degli elettrodi non rivestiti

I principali vantaggi degli elettrodi non rivestiti includono un rendimento maggiore rispetto agli elettrodi rivestiti, grazie all’assenza di scorie da rimuovere dopo la saldatura, e una minore probabilità di difetti nella saldatura, come porosità o incisioni. Inoltre, la saldatura a gas consente di ottenere un arco più stabile e un migliore controllo del processo. Tuttavia, gli elettrodi non rivestiti necessitano di un ambiente protetto dal vento e dall’umidità per garantire una buona qualità della saldatura, oltre a richiedere l’utilizzo di gas di protezione, che può rappresentare un costo aggiuntivo.

Elettrodo in tungsteno

L’elettrodo in tungsteno è utilizzato principalmente nella saldatura TIG (Tungsten Inert Gas), un processo ad arco elettrico che prevede l’utilizzo di un gas inerte per proteggere la zona della saldatura. Il tungsteno è un metallo molto resistente al calore e all’usura, ideale per questo tipo di applicazione.

Caratteristiche degli elettrodi in tungsteno

Gli elettrodi in tungsteno si distinguono per il loro elevato punto di fusione e la loro resistenza alla corrosione. A seconda delle esigenze specifiche della saldatura, possono essere realizzati con diverse leghe di tungsteno, come il tungsteno puro, il tungsteno toriato o il tungsteno ceriato.

Vantaggi e svantaggi degli elettrodi in tungsteno

Il principale vantaggio degli elettrodi in tungsteno è la loro elevata resistenza al calore, che consente di ottenere saldature precise e di alta qualità, soprattutto su materiali sottili o sensibili alle alte temperature. La saldatura TIG offre anche un ottimo controllo dell’arco e del bagno di fusione, risultando particolarmente adatta per applicazioni delicate e complesse.

Tuttavia, gli elettrodi in tungsteno possono presentare alcuni svantaggi, come un costo maggiore rispetto agli altri tipi di elettrodi e una minore velocità di deposizione del metallo. Inoltre, la saldatura TIG richiede un’elevata abilità e precisione da parte dell’operatore, oltre all’utilizzo di gas inerti come l’argon o l’elio.